mercoledì 10 novembre 2010

ALL'INFERNO E RITORNO Plaza@FullBasket

Emozioni a non finire al PalaChiostri, dove va in scena l’atto primo della stagione 2011 dei Cardueziani contro i misconosciuti Full Basket dopo il mancato esordio casalingo. Coach Ziron sprona fin da subito la sua squadra a giocare con entusiasmo e voglia di divertirsi, senza dimenticare la rotta tattica pazientemente percorsa nelle ultime stagioni: l’indicazione pare toccare le corde giuste, tanto che lo starting five appiccia l’inizio match con un intenso 6-0. Gli avversari paiono baldanzosi da un punto di vista agonistico ma con poche idee in attacco, dove si scontrano contro una difesa solida che a poco a poco li costringe a tentare conclusioni al tiro sballate e fuori ritmo: dall’altra parte la palla gira bene e le buone scelte offensive portano i colori rossoblu ad un ulteriore allungo, macchiato solo da due brutti segnali, inquietanti come la visione di un’upupa durante l’alba di un solstizio d’estate: prima Abdul commette il suo secondo fallo, poi Mareo (ottimo fino ad allora nella gestione del ritmo) si sbraga un occhio andando a rimbo offensivo; il quarto si conclude comunque con un promettente 19-8 per la Cardueza, anche grazie al supporto di un indemoniato Jimmy che, letteralmente bava alla bocca, mette 4 punti dopo il rimbalzo. Nel secondo quarto il Fullbasket trova qualche cesto in contropiede sfruttando la zona e il pressing sui portatori di palla che frutta anche il solito antisportivo: il vantaggio della Plaza viene comunque consolidato all’intervallo sul +13 dai canestri di Pippo, che alterna scucchiaiate in stile Mailman a passaggi decisamente autoindulgenti, e dal duo Smigna-Predo, capace di guadagnarsi preziosi tiri liberi con delle penetrazioni.

Ma nello sport inferno e paradiso, si sa, sono terre di confine, soprattutto quando il tuo avversario poco a poco aumenta d’intensità e prende fiducia, prospettiva che prende forma nel secondo tempo: difficoltà nella gestione della palla per i Carduezas e amnesie difensive cui si fa fatica ad abituarsi spingono Coach Ziron al time-out: il flusso di palle perse finalmente si interrompe, ma la difesa è sempre più fragile. Una bomba della Turrizia e un canestro sghembo ma importantissimo di John arginano la rimonta del Full e si va all’ultimo riposo sul 39-32, mentre una gomito ad altezze proibite fa scorrere altro mestruo facciale, quello del sempre agguerritissimo Eva. L’ultima frazione continua come era finita la precedente, forse peggio, con gli avversari a colpire da fuori, spesso liberi o indisturbati; dall’altra parte, quando si arriva di là, si sbaglia parecchio. A due minuti dalla fine il bombardamento è in pieno corso, mentre i pali rossoblu continuano, interrotti solo da un canestro di Smigna e un libero di Pippo. A Smigna che, in traffico, segna un canestro (con libero) importantissimo risponde la terza bomba di fila del 17 avversario (tal Tralli G), poi Pippo dall’angolo per il +2, seguito dalla solita amnesia in difesa che costa un nuovo pareggio. Prova allora Mareo a mettere i chiodi alla partita, con un tiro dai 5 metri che regala un nuovo vantaggio. Mancano circa 20’’, si difende (o quasi): ancora il 17 da sinistra prova la tripla, per fortuna diventa un classicissimo in&out; rimbalzo di Pippo, subito fallato e time-out prima dei liberi, quindi +2 con 2” da giocare:

Coach Z: ”Allora, se sbagli il primo, sbagli anche il secondo; se invece il primo lo metti, metti anche il secondo. Chiaro?”

Pippo: “Chiaro”.

Ovviamente, il primo è fuori; anche il secondo lo sarebbe, se la tabella non ingoiasse il libero, poi la preghiera del Fullbasket dopo la rimessa si spegne per aria. La partita finisce con una vittoria, una vittoria fatta anche di prestazioni poco brillanti e dalle polveri bagnate, ma comunque guadagnata con grande impegno e spirito di squadra; la Plaza si è via via spenta progressivamente durante il match, ma c’è fiducia perché l’intensità possa restare alta per 40 minuti. Intanto, sotto con Monte S.Pietro!

E VIA CHE ANDIAMO…(PALELLE)

Nick Eva: grande voglia di fare bene, usuale sacrificio di ossigeno e gambe; proprio quando la partita si mette sui suoi binari preferiti una gomitata in piena faccia lo costringe alla panca, a sacramentare e soffrire nel palpitante finale. Altri, per il colpo subito, sarebbero impazziti. Lui no (perché già pazzo?). 6

Pippo Marchiodi: partita fantastica per punti e rimbalzi, soprattutto nel finale quando queste variabili diventano decisive; ottimo anche per aver dato un contributo costante per tutti i 40 nonostante le molte palle perse. 7 1\2

Jack: buon primo tempo, poi scompare un po’ nella ripresa subendo l’innalzamento del ritmo da parte degli avversari; ma dimostra comunque di essere un elemento affidabile e duttile. Voto: 6+

Mareo: si sacrifica in regia prendendo anche buone scelte, poi gli fanno un occhio nero; rientrato, resta comunque lucido e segna, nel finale, un canestro decisivo. Voto: 6 1\2

Lelle Goodfellas: partita in calando se ne esiste una, comincia coi fuochi d’artificio: rimbalzi che portano a liberi, difesa a denti stretti e atteggiamento aggressivo. Poi le smanacciate da pallavolista fanno da preludio a un secondo tempo, ahimè, anonimo. Voto: 6-

Abdul: costretto dai falli, resta il totem della squadra soprattutto per quelle variabili non misurabili che fanno vincere le partite. Anche ieri, la sua presenza in campo ha ridato rotta agli sbandamenti. Voto: 7

Turrizio: polveri bagnate per il 17: solo due triple a segno su tanti tentativi, ma soprattutto la seconda in un momento importantissimo, a conferma che il coraggio è merce rara, e lui ne ha a bizzeffe. Voto: 6+

Leo Captain: peccato per essere entrato nell’agone quando la partita è diventata ruvida, il suo apporto dalle seconde linee è preziosissimo ma questa volta non si è tradotto in punti. Keep shooting mate..Voto: 6

Jimmy “Well” Tosi: l’ex-rastamanno entra subito in partita con due canestri nel finale del primo quarto che odorano di una fotta pazzesca. Poi nel secondo tempo qualcuno gli dice che le sue Jordan VI sanno di cazzo e impazzisce, uscendo definitivamente dalla partita; ma alla quarta sgambata in 7 mesi basta solo attendere che la fotta si coniughi con la forma..Voto: 6-

John Smigna: arriva al match trafelato, entra da riserva del play e gioca una partita folle e bellissima: forse perde troppe palle, sicuramente segna tre panieri (uno con fallo e libero segnato) in altrettante occasioni, ognuno decisivo perché arriva in momenti drammatici, colpendo la difesa avversaria nella zona pitturata, lì vicino al cuore, dove fa più male. MVP 8

Coach Ziron: deve fare i conti con le assenze pesanti di Loppez e Chiara e gli sbraghi in faccia dei giocatori, compito non facile soprattutto per il tipo di partita in salita da tanti punti di vista: ma la gestione, soprattutto degli uomini con problemi di falli, è lucida e come sempre appassionata. 8

3 commenti:

Uemo ha detto...

assolutamente godo ho visto il match

RitaInculo ha detto...

Complimenti all'assistant coach perchè era da un po' che non si vedevano delle pagge del genere ..
L'unico neo è il giudizio troppo buono su me medesimo, mi sarei dato 4, non riesco ancora a mandare giù quella partita di merda. Forse la prima la sento troppo, ogni anno la stessa puzza. Si può solo migliorare come si dice. Per fortuna ho dei compagni splendidi ..

Membro Member ha detto...

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